Agenzia delle Entrate
Risposta a Interpello n. 54 del 31 gennaio 2022
L’Agenzia è intervenuta in tema di valutazione della applicabilità delle c.d. "retribuzioni convenzionali" in caso di attività di lavoro dipendente all'estero svolta in modo continuativo e come oggetto esclusivo del rapporto di lavoro subordinato con una associazione senza scopo di lucro. La disciplina fiscale di cui all'art. 51, c. 8-bis, del Tuir trova applicazione a condizione che:
- il lavoratore, operante all'estero, sia inquadrato in una delle categorie per le quali il decreto del interministeriale fissa la retribuzione convenzionale;
- l'attività lavorativa sia svolta all'estero con carattere di permanenza o di sufficiente stabilità;
- l'attività lavorativa svolta all'estero costituisca l'oggetto esclusivo del rapporto di lavoro e, pertanto, l'esecuzione della prestazione lavorativa sia integralmente svolta all'estero;
- il lavoratore nell'arco di dodici mesi soggiorni nello Stato estero per un periodo superiore a 183 giorni.
L’Agenzia interpellata ha precisato che la mancata previsione nel decreto ministeriale del settore economico nel quale viene svolta l'attività da parte del dipendente costituisce motivo ostativo all'applicazione del particolare regime: infatti, è comunque necessario che il soggetto che presta la propria attività lavorativa all'estero sia inquadrato in una delle categorie per le quali il decreto Mlps/Mef fissa le retribuzioni convenzionali.