Senato della Repubblica
Ddl 1146b
Il 17 settembre il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge sull’intelligenza artificiale, presentato dal Governo nel 2024 e ispirato al Regolamento UE 2024/1689. Per quanto riguarda il lavoro, si segnalano:
l’ampliamento del regime agevolativo per i lavoratori impatriati che operano nella ricerca applicata all’IA,
le prospettive di incentivazione della formazione in tema di intelligenza artificiale,
l’istituzione di un osservatorio sull’adozione di sistemi di intelligenza artificiale nel mondo del lavoro,
le limitazioni all’uso dell’IA nelle professioni intellettuali
Il Governo è delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi per definire una disciplina organica relativa all’utilizzo di dati, algoritmi e metodi matematici per l’addestramento di sistemi di intelligenza artificiale senza obblighi ulteriori, negli ambiti soggetti al regolamento (UE) 2024/1689, rispetto a quanto già ivi stabilito.
REGIME AGEVOLATIVO
L’art. 22, c. 1 del DdL modifica l’art. 5, c. 1, lett. d) del D. Lgs. 209/2023, riconoscendo la possibilità di accedere al regime fiscale agevolativo riconosciuto ai “lavoratori impatriati” anche ai soggetti che hanno svolto un’attività di ricerca, anche applicata, nell’ambito delle tecnologie di intelligenza artificiale. Si ricorda che detto regime prevede una agevolazione fiscale per chi trasferisce la residenza in Italia, consentendo di assoggettare a tassazione solo il 50% dei redditi da lavoro dipendente, assimilati e di lavoro autonomo derivante dall’esercizio di arti e professioni (esclusi i redditi d’impresa), entro un limite massimo di 600mila euro annui.