La Redazione
Nota del 25 settembre 2025
Dopo sette anni di attesa, la riforma della professione di osteopata è ormai giunta alla fase finale. La Conferenza Stato-Regioni si prepara ad approvare il decreto che stabilisce i criteri per il riconoscimento dei titoli pregressi (le cosiddette "equipollenze"), completando così il percorso avviato con la Legge 3/2018, che ha inserito l’osteopata tra le professioni sanitarie. Uno dei cambiamenti più rilevanti è che, a partire dal 1° settembre 2025, tutte le scuole private di osteopatia dovranno cessare la loro attività. Chi vorrà ottenere il titolo abilitante dovrà necessariamente frequentare un corso universitario presso un ateneo accreditato dal Ministero dell’Università (Mur).
Per l’anno accademico 2025-2026, saranno disponibili 425 posti, di cui 155 nelle università pubbliche (tra Chieti, Verona, Firenze e Padova) e 270 in quelle private (Roma Link Campus, Milano Humanitas e San Raffaele). Le scuole private non universitarie, attualmente ancora attive, non potranno più operare da settembre.