Agenzia delle Entrate
Risposta n. 188/2025
Sono stati chiesti chiarimenti sul trattamento fiscale dei rimborsi spese ai dipendenti ministeriali inviati in missione o trasferta all'estero, alla luce delle modifiche normative introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 [art. 1, co. 81, Legge n. 207/2024].
QUESITO
L’interpello è centrato sulla necessità o meno di usare strumenti di pagamento tracciabili in Paesi dove questi non sono diffusi.
SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROPOSTA DALL’ISTANTE
Il Ministero(istante) ritiene che i rimborsi spese possano restare esenti da imposizione anche se sostenuti in contanti, quando avvengono in Paesi esteri dove non sono diffusi strumenti di pagamento tracciabili.
PARERE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
Inizialmente, la legge di Bilancio 2025 aveva previsto che per escludere i rimborsi spese (vitto, alloggio, viaggio, trasporto) dal reddito imponibile, i pagamenti dovevano essere tracciabili. Tuttavia, una modifica successiva introdotta dal D.L. n. 84 del 17 giugno 2025 ha specificato che tale obbligo di tracciabilità vale solo per le spese sostenute in Italia.
CONCLUSIONE
Per le missioni o trasferte all'estero, la tracciabilità dei pagamenti non è più necessaria ai fini della non imponibilità dei rimborsi spese.